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DAC8 e Cripto Valute: cosa cambia dal 2026  

Aggiornato al 6 novembre 2025 • A cura di Evolve STP

La direttiva DAC8 introduce per la prima volta nell’UE un sistema di scambio automatico di informazioni fiscali sulle operazioni in cripto‑attività. In pratica, gli intermediari che offrono servizi su cripto‑asset (i cosiddetti RCASP/CASP) dovranno identificare i clienti e trasmettere alle Autorità fiscali dati su acquisti, vendite e trasferimenti, per permettere corretta tassazione e contrasto all’evasione.

In breve:

  • Trasposizione entro il 31/12/2025; applicazione dal 1/1/2026; primo anno di rendicontazione: 2026.
  • Scambio tra le Amministrazioni fiscali UE sui dati 2026 entro il 30/09/2027.
  • Obblighi di due diligence e reporting per i fornitori di servizi su cripto‑asset (RCASP/CASP), anche non UE se operano con residenti UE.
  • Ambito ampio: cripto emesse in modo decentralizzato, stablecoin (compresi e‑money token) e alcuni NFT.
  • Regole allineate allo standard OCSE CARF e alle definizioni del regolamento MiCA.

Cos’è DAC8 e perché riguarda le cripto

DAC8 è l’ottavo aggiornamento della Direttiva sulla cooperazione amministrativa in materia fiscale. L’obiettivo è estendere il perimetro dello scambio automatico di informazioni alle cripto‑attività, così che i redditi e le plusvalenze generati su exchange e piattaforme non sfuggano alla tassazione.

Chi deve adeguarsi: i soggetti obbligati (RCASP/CASP)

Sono obbligati gli operatori che “effettuano transazioni di cambio” o forniscono servizi in cripto‑asset per conto dei clienti (exchange centralizzati, broker, piattaforme di custodia e trading, wallet provider con funzioni di intermediazione, ecc.). Il perimetro copre sia operatori UE sia extra‑UE che offrono servizi a contribuenti residenti nell’Unione.

Quali dati saranno comunicati

Gli operatori devono svolgere adeguata verifica (KYC) e raccogliere/trasmettere per ciascun cliente:

  • dati identificativi del cliente (nome, indirizzo, data di nascita, giurisdizione fiscale, TIN ove disponibile);
  • dati identificativi dell’operatore (RCASP) e informazioni di registrazione/licenza;
  • dati aggregati annuali per ciascun cripto‑asset: importi lordi pagati/ricevuti per acquisti e vendite, controvalori in valuta fiat o in altri cripto‑asset, e—per i trasferimenti—valore di mercato aggregato;
  • eventuale informazione su indirizzi/wallet quando rilevante per la due diligence e il tracciamento delle operazioni.

Calendario e scadenze

  • 31 dicembre 2025: termine per il recepimento nazionale.
    • Dal 1° gennaio 2026: applicazione delle regole e inizio del primo periodo di reporting (anno d’imposta 2026).
    • Nel 2027: invio dei dati 2026 dagli operatori alle Amministrazioni fiscali nazionali secondo le scadenze interne; scambio tra le Amministrazioni UE entro il 30 settembre 2027.

Relazione con MiCA e con lo standard OCSE CARF

Le definizioni di cripto‑attività e di CASP derivano dal regolamento MiCA, mentre l’architettura dello scambio informativo riprende lo standard internazionale CARF dell’OCSE. Ciò favorisce un allineamento globale dei flussi di dati fiscali su cripto‑asset.

Impatto pratico per imprese, professionisti e operatori

  • Per gli operatori (exchange/pattaforme): serve un progetto di compliance che copra KYC, mappatura dei flussi, data quality, riconciliazioni e reporting in formato strutturato.
    • Per imprese e persone fisiche: maggiore tracciabilità delle operazioni e necessità di una corretta documentazione delle plus/minusvalenze, compensazioni e costi.
    • Per i professionisti: nuovi presidi nelle procedure di raccolta documenti dai clienti (estratti operatività, prospetti delle piattaforme) e riconciliazione con la dichiarazione dei redditi.
  • Per gli utenti: necessità di prestare particolare attenzione alle operazioni in cripto valute nella comunicazione al proprio Commercialista ai fini della corretta imputazione in dichiarazione dei redditi.

Checklist di preparazione (consigli operativi)

  • Mappare gli operatori utilizzati (exchange, broker, wallet provider) e verificare la residenza fiscale.
  • Scaricare report completi 2024–2025 per stimare gli impatti sul 2026.
  • Verificare che i dati esportati dalle piattaforme includano quantità, date, controvalori e commissioni.
  • Implementare un tracciamento interno di depositi/prelievi tra wallet personali ed exchange.
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