Registro dei titolari effettivi “congelato”
Il Registro dei titolari effettivi, strumento antiriciclaggio avviato in Italia l’anno scorso, ha subito un nuovo blocco a livello europeo. Il Consiglio di Stato ha inviato il caso alla Corte di giustizia europea, chiedendo un procedimento rapido perché l’attuazione della normativa è attualmente sospesa in Italia.
La questione principale riguarda la privacy: il Registro è accessibile a chiunque abbia un generico “interesse legittimo”, il che potrebbe esporre dati sensibili di persone e famiglie a usi non adeguati, compresi potenziali rischi di sicurezza.
Il Consiglio di Stato ha sollevato dubbi sulla compatibilità di questa normativa con i diritti fondamentali, come la protezione della vita privata e dei dati personali. Inoltre, ha evidenziato che le norme italiane affidano la decisione sull’accesso ai dati alle Camere di Commercio, senza garantire un adeguato ricorso giurisdizionale.
Un altro problema sollevato riguarda l’accesso ai dati da parte di soggetti privati, che può avvenire solo in presenza di un interesse giuridico concreto e documentato. È stato anche chiesto alla Corte di Lussemburgo di valutare la compatibilità tra fiduciarie e trust, poiché le fiduciarie sono già sottoposte a vari obblighi di controllo.
Nel frattempo, il Registro rimane “congelato”, mentre le polemiche sulle registrazioni non si sono mai fermate.